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Riscaldare casa con i combustibili a biomassa. Quale scegliere?

Riscaldare casa con i combustibili a biomassa. Quale scegliere?

In questi giorni freddi è piacevole starsene al calduccio nelle nostre case, magari di fronte al fuoco di un camino o di una bella stufa.

L’Agenzia Pegaso Immobiliare vi guida nella scelta dei combustibili a biomassa in base al loro impatto ambientale e al risparmio energetico.

1.La tradizionale legna da ardere.

Facile da trovare, la legna viene ricavata da alberi e arbusti, tagliata in pezzi lunghi circa 1 m e di diametro compreso tra i 5 e i 30 cm, e poi lasciata a stagionare per 1-2 anni. La stagionatura serve a ridurre il contenuto idrico del prodotto, aumentandone così la resa in calore. Questo tipo di pezzatura non è adatta all’uso domestico: le caldaie a legna necessitano quindi di una pezzatura ridimensionata almeno del 50%.

La legna è di facile reperimento e ha il vantaggio di essere più economica di altri combustibili, ma necessita di un luogo apposito in cui essere accatastata. Inoltre, essendo umida, ha una resa energetica piuttosto bassa; ma il problema principale è che questo combustibile non può essere utilizzato in sistemi automatici. Infatti occorre un caricamento manuale dell’impianto termico.

2.Pellet.

Il pellet è formato da cilindretti di 4-8 mm di diametro, lunghi 1,5-3 cm, ricavati dalla segatura essiccata e poi densificata e compressa. Nelle stufe di ultima generazione sostituiscono i ceppi di legno; sono più pratici nell’utilizzo, non devono essere caricati manualmente, hanno umidità bassissima e alto potere calorifico.

C’è di negativo che il prezzo del pellet è piuttosto alto e instabile, dato che varia in base alla disponibilità del prodotto, non sempre disponibile sul mercato in alcuni momenti in cui la domanda ha superato l’offerta.

Inoltre ha fumi abbondanti rispetto al metano e le stufe a pellet risultano piuttosto rumorose a causa della ventola che al loro interno diffonde l’aria di alimentazione.

3.Cippato.

Particolarmente indicato per gli impianti a caricamento automatico, il cippato può essere marrone, bianco o verde in base al tipo di biomassa utilizzata (rispettivamente legname con corteccia, senza corteccia, con foglie). Si tratta di scaglie legnose non densificate di spessore variabile e di 2-10 cm di lunghezza.

Ha un’ottima resa energetica, ma la necessità di uno stoccaggio in grossi silos lo rende un combustibile più adatto a impianti di riscaldamento industriali ad alta potenza, piuttosto che ad un uso domestico. In Italia ancora non sono molto diffusi gli impianti per la cippatura.

4.Bricchetti.

Si tratta di cilindri di segatura pressata, a bassissima umidità (6-8%), che a differenza del pellet hanno le dimensioni di un tronchetto di legna da ardere. Hanno un’ottima resa energetica e possono essere usati anche in impianti automatici.

Il costo è piuttosto elevato rispetto agli altri combustibili di derivazione legnosa, ma lo svantaggio vero è la difficile tracciabilità del prodotto. Infatti è necessario avere garanzia sulle sue origini e accertarsi che sia privo di sostanze tossiche come vernici o scarti della lavorazione del legno.

Se avete intenzione di acquistare un generatore di calore a biomassa approfittate degli incentivi!

Lo Stato incentiva l’incremento dell’efficienza energetica e la produzione di energia termica da fonti rinnovabili, in edifici sia pubblici che privati.

Nello specifico, l’Ecobonus è l’agevolazione fiscale destinata a lavori effettuati per il conseguimento di risparmio energetico, mirati a migliorare le prestazioni e ridurre gli sprechi di energia. Essa è concessa ad esempio per interventi come:

  • pannelli solari,
  • cappotti termici,
  • climatizzatori ad alta efficienza energetica,
  • dispositivi multimediali per il controllo da remoto di impianti di riscaldamento.

Secondo la Legge di Bilancio 2018 questi lavori potranno beneficiare di una detrazione del 65% su un tetto massimo di spesa che varia da 60mila euro per i pannelli solari a 100mila euro per l’opera di riqualificazione energetica globale. La detrazione si riduce al 50% invece per:

  • sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione o con impianti dotati di generatore di calore alimentate a biomasse combustibili,
  • acquisto e installazione di finestre, infissi, schermature solari.

Secondo la normativa riguardante l’agevolazione fiscale sugli interventi di ristrutturazione edilizia pubblicata dall’Agenzia delle Entrate, possono usufruire del bonus i proprietari o i titolari di diritti reali sugli immobili per i quali si effettuano i lavori e che ne sostengono le spese, ma anche l’inquilino o il comodatario.

Il bonus è dilazionato su 10 anni e, per ottenerlo, sono obbligatori l’emissione di fattura e il pagamento tramite bonifico bancario.

Per avere ulteriori informazioni su tutte le detrazioni fiscali di cui potete usufruire per la vostra casa, contattate l’Agenzia Pegaso Immobiliare!

Saremo lieti di mettere la nostra esperienza a vostro servizio.

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