Cancellata seconda rata IMU: le misure del nuovo DPCM per l'immobiliare
Insieme a nuove chiusure e restrizioni, il nuovo DPCM contiene anche misure per ristorare le categorie più colpite dalla seconda ondata di Coronavirus e dai provvedimenti presi per arginarla.
Salta la seconda rata IMU di dicembre.
"Verrà cancellata la seconda rata IMU", così ha detto il presidente del Consiglio Giuseppe Conte in conferenza stampa da Palazzo Chigi domenica 25 ottobre.
Il pagamento dell'imposta, dovuto entro il 16 dicembre, è stato sospeso per andare incontro a tutti coloro che saranno penalizzati dai nuovi provvedimenti presi per contrastare un'ulteriore impennata dei contagi.
Dopo un lungo tira e molla con le Regioni, il nuovo DPCM ha introdotto misure anti Covid in vigore a partire dal 26 ottobre e fino al 24 novembre.
Il nuovo decreto riguarda in primo luogo ristoranti, bar, pub, gelaterie, pasticcerie, costretti a ridurre l'orario di apertura, ma anche cinema, teatri, sale giochi, discoteche, palestre, piscine, centri benessere, impianti sciistici, che per il momento dovranno restare chiusi.
Lo sforzo che il Governo richiede, soprattutto a queste categorie, è davvero imponente; per questo motivo l'ultimo DPCM prevede anche aiuti mirati.
In particolare sono previsti indennizzi a fondo perduto, la proroga del reddito di emergenza e della cassa integrazione per il mese di novembre e sostegni economici di vario tipo, tra i quali figurano anche la cancellazione della seconda rata IMU e un credito d’imposta sugli affitti per due o tre mesi.
Buone notizie quindi per i contribuenti chiamati a pagare la seconda rata IMU per la prima casa di lusso (A1, A8, A9) e per la seconda casa, dato che, lo ricordiamo, la tassa non è dovuta sull'abitazione principale.
Resta però da chiarire se la cancellazione del pagamento del saldo 2020 di dicembre riguarderà tutti i contribuenti o solo quelli delle categorie più duramente colpite da questo secondo "semi" lockdown.
Si ricorda infatti che per quanto riguarda la prima rata di giugno 2020, ad essere cancellato era stato il pagamento dell'acconto per specifiche categorie di contribuenti, cioè:
- residence e campeggi;
- ostelli della gioventù;
- rifugi di montagna;
- agriturismi;
- villaggi turistici;
- colonie marine e montagne;
- affittacamere per brevi soggiorni;
- case e appartamenti per vacanze;
- bed & breakfast;
- stabilimenti balneari marittimi, lacuali e fluviali;
- immobili degli stabilimenti termali.
Si attendono ulteriori chiarimenti, che probabilmente saranno resi ufficiali nelle prossime settimane.
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Elisabetta Senesi
Titolare dell'Agenzia Immobiliare Pegaso
